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Nikola Tesla

Nikola Tesla (1856-1943)

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Scienziato e inventore: Il genio che ha acceso il mondo.

 

Chi era davvero Nikola Tesla?

L’inventore serbo era solo un brillante scienziato o un autentico genio?

 

Facciamo un po’ di chiarezza.

Pochi personaggi della scienza hanno attorno a sè un’aura di leggenda come l’inventore Nikola Tesla.

Scienziato e inventore, fu il primo uomo a scoprire le onde radio dallo spazio e fu lui a formulare la teoria di base sui raggi cosmici decenni prima di Millikan.

Ma la scoperta potenzialmente più significativa di Nikola Tesla fu che l’energia elettrica può essere propagata attraverso la Terra ed anche attorno ad essa in una zona atmosferica chiamata cavità di Schumann.

Essa si estende dalla superficie del pianeta fino alla ionosfera, all’altezza di circa 80 chilometri.

Le onde elettromagnetiche di frequenza estremamente bassa, attorno agli 8 hertz (la risonanza di Schumann, ovvero la pulsazione del campo magnetico terrestre) viaggiano, praticamente senza perdite, verso ogni punto del pianeta.

Il sistema di distribuzione dell’energia di Tesla e la sua dedizione alla free energy significavano che con l’appropriato dispositivo elettrico sintonizzato correttamente sulla trasmissione dell’energia, chiunque nel mondo avrebbe potuto attingere dal suo sistema.

Le moltissime invenzioni hanno fatto di lui uno dei più prolifici e geniali inventori dell’ottocento e novecento.

Le sue capacità creative erano straordinarie come pure la competenza tecnica era notevolissima.

Tesla seguiva un metodo di lavoro diverso dagli altri Uomini di Scienza suoi contemporanei, dando prova delle sue straordinarie facoltà intellettive.

Non era necessario per lui ricorrere a progetti, modelli o a diversi esperimenti pratici per raggiungere l’ottimale funzionamento della sua invenzione.

Nella sua mente egli aveva ben chiaro il progetto e laddove era necessario apportare delle modifiche a singole parti, queste operazioni erano attuate solo nell’ambito della viva immagine che lo scienziato aveva della sua scoperta.

Solo quando egli riteneva che il suo congegno fosse a uno stato ottimale di progettazione, egli dava incarico ai suoi collaboratori di procedere alla costruzione, dando loro per filo e per segno le misure di ogni singolo pezzo che componeva il motore. E, una volta costruito, il progetto funzionava!

Al centro della rivoluzione tecnologica dell’ elettricità, Tesla era il prototipo del genio folle: casto tutta la vita, a disagio in società eppure carismatico e abile nel presentare al pubblico i suoi esperimenti, ossessionato dall’igiene ma amante dei piccioni, che accoglieva a decine nelle camere d’albergo dove viveva, col risultato di farsi cacciare via regolarmente.

Inventò la bobina di Tesla, le cui impressionanti scariche elettriche sono il simbolo del laboratorio dello scienziato pazzo.

Era allo stesso tempo dotato di capacità mentali quasi sovrumane, come quella di progettare complesse macchine elettriche solo nella sua mente, costruendole senza prendere nessun appunto.

Non stupisce quindi che ci sia una nutrita comunità di seguaci che hanno fatto del geniale serbo una specie di divinità scientifica.

Tesla sarebbe stato secondo loro il vero padre di una quantità impressionante di invenzioni fondamentali della modernità: dalla radio al transistor, dal radar ai raggi X, dall’ altoparlante all’ energia idroelettrica, dalla corrente alternata alla radioastronomia.

Non manca chi afferma che Tesla avesse addirittura inventato un visionario metodo per distribuire corrente senza fili, che comunicasse con gli alieni o addirittura che avesse costruito una macchina del tempo.

Purtroppo però la eccentrica personalità di Tesla gli fu da ostacolo alla genialità delle sue invenzioni e infine ingiustamente dimenticato, questo lo avrebbe portato a essere regolarmente bistrattato anche dal ben più pragmatico Thomas Edison, (con cui ebbe un rapporto tormentato),

Forse è bene capire oggettivamente il suo ruolo nelle principali tecnologie a lui attribuite.

Nikola Tesla è stato definito ”l’uomo che inventò il Ventesimo secolo“, il padre dell’Ingegneria elettrica, colui che ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.

Senza saperlo siamo circondati da sue invenzioni.

 

Nikola Tesla: Scienziato e inventore.

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Corrente Alternata

Inventò il primo motore a induzione di corrente alternata: I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (AC), compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori a corrente alternata.

E’ grazie a lui se nelle prese elettrice di casa c’è la 220V a corrente alternata alla frequenza di 50 Hz.

Prima di lui si usava la corrente continua il cui principale sostenitore era Edison.

L’utilizzo della corrente alternata deriva dal fatto che:

– gli alternatori sono costruttivamente più semplici e hanno rendimento più elevato rispetto alle dinamo

– il trasporto su lunghe distanze di elevate potenze elettriche è enormemente più economico, grazie al trasformatore

– in corrente continua non è possibile sfruttare i vantaggi di un sistema trifase (minore perdite di trasporto e ottimizzazione dei conduttori)

Se Tesla fu un personaggio chiave nella cosiddetta “guerra della corrente” di fine Ottocento, il vero protagonista fu l’americano George Westinghouse, che acquistò numerosi brevetti sulla corrente alternata (alcuni dei quali, ma non tutti, erano di Tesla) e iniziò a finanziare e costruire sistemi a corrente alternata dal 1886.

Tesla si sarebbe unito al team di Westinghouse solo due anni dopo, nel 1888.

La famigerata guerra tra Tesla ed Edison nacque proprio sul terreno della corrente.

Edison promise a Tesla la faraonica cifra di 50 mila dollari dell’epoca se avesse migliorato il sistema di Thomas Edison di dinamo a corrente continua.

Tesla ci riuscì dopo un anno di sudatissimo lavoro, in cui peraltro cercò inutilmente di convincere Edison a usare la ben più pratica corrente alternata.

Ma Edison si rifiutò di pagare, con la puerile scusa che la promessa ricompensa era solo una battuta (a onor del vero, però, gli offrì un sostanziale aumento di stipendio).

A quel punto, Tesla mollò Edison e iniziò a progettare modelli di sistema a corrente alternata.

In seguito Edison difese a tutti i costi il più inefficiente (ma da lui brevettato) sistema a corrente continua.

Edison arrivò al punto di fare una serrata campagna mediatica (del tipo che oggi chiameremmo Fud: fear, uncertainity and doubt) per screditare la corrente alternata – al punto da inventare la sedia elettrica al solo scopo di dimostrare che la corrente alternata era mortale! Solo alla fine della sua vita Edison ammise che rifiutare i consigli di Tesla e lasciarsi scappare la sua collaborazione fu il suo errore più grave.

 

Radar

È vero che Tesla propose, nel 1917, un concetto simile al moderno radar – ben in anticipo sull’effettiva introduzione negli anni ’30-’40.

È anche vero che Edison faceva parte, guarda caso, del comitato che bocciò l’idea del radar di Tesla.

Ma Tesla non fu affatto il primo a inventare il radar.

Il merito va al ben più dimenticato Christian Hülsmeyer, che costruì un apparecchio radar funzionante (sebbene rudimentale) già nel 1904.

Tesla inoltre (a differenza di Hülsmeyer) non costruì nessun prototipo del suo radar.

Che comunque sarebbe stato bocciato perchè non avrebbe mai funzionato: Tesla avrebbe voluto usarlo per individuare i sottomarini nemici, ma il radar così progettato, non funziona sott’acqua.

La tecnologia che venne correttamente sviluppata allo scopo (e tuttora usata) è infatti il sonar.

Raggi X

-Inventò la bobina di Tesla: è un tipo di trasformatore risonante che consiste in due o anche tre circuiti elettrici accoppiati risonanti.

Tesla sperimentò una grande varietà di bobine e configurazioni.

Le usò per condurre innovativi esperimenti sulla luce elettrica, fluorescenza, raggi X, fenomeni di corrente alternata ad alta frequenza, elettroterapia, trasmissione di segnali elettrici e di energia elettrica senza fili.

Circuiti contenenti bobine di Tesla furono usati commercialmente nei trasmettitori radio a spinterometro per la telegrafia senza fili fino al 1920.

Bobine di Tesla modificate sono ancora oggi usate come spinterometro per lampade a scarica usate per l’illuminazione.

– Costruì anche la prima stazione al mondo di energia idroelettrica (alle Cascate del Niagara)

– Inventò il tachimetro, l’iniettore, gli altoparlanti, il tubo catodico ma è stato pure lo scopritore dell’illuminazione a fluorescenza, della sismologia e fu il primo ad immaginare una rete di comunicazione di dati su scala mondiale.

Qui il contributo di Tesla è più chiaro.

Se è vero che fu Röntgen il primo a studiare sistematicamente i raggi X e a renderli universalmente noti alla comunità scientifica nel 1895, è altrettanto vero che Tesla iniziò a lavorarci a partire dal 1887, e nel 1892 aveva già condotto numerosi esperimenti in merito.

Fu inoltre uno dei primi, se non il primo, a rendersi conto della loro pericolosità (mentre Edison la ignorò, col risultato che uno dei suoi assistenti, Clarence Dally, morì atrocemente di tumore).

Un altro fisico, Fernando Sanford, condivide con Tesla il fatto di essere arrivato prima di Röntgen, pubblicando i suoi risultati poco dopo, nel 1893.

 

Radio

Fu nel 1893 (ben due anni prima di Marconi) che diede una dimostrazione della comunicazione radio – può Tesla scippare il merito della radio a uno dei nostri monumenti nazionali, Guglielmo Marconi? I seguaci di Tesla ne sono convintissimi, ma la verità è un’altra.

Il primo a trasmettere segnali radio per comunicare non furono né Tesla né Marconi, ma l’inglese David Edward Hughes, che comunicò via radio in codice Morse sulla distanza di 500 metri, nel 1879, e ne diede pubblica (e acclamatissima) dimostrazione.

Tesla indubbiamente diede un enorme contributo allo sviluppo tecnologico di quella che sarebbe diventata la radio: migliorò molto gli apparati sperimentali, si garantì dei brevetti essenziali (che avrebbe usato per contestare quelli di Marconi), e dimostrò perfino una forma primitiva di telecomando radio.

Vero è anche che Marconi probabilmente conosceva il lavoro di Tesla (anche se lui tendeva a negarlo), e i suoi primi apparati secondo alcuni assomigliano in modo sospetto a quelli dell’inventore serbo.

Ma Tesla non fu il solo precursore di Marconi: nello stesso periodo ci sono i nomi di Hertz, Branly, De Moura, Lodge, Bose, Braun, e altri.

La radio fu un classico esempio di invenzione che non nacque in un colpo solo, ma dal contributo di molti, che più o meno nello stesso periodo capirono che era possibile comunicare tramite onde elettromagnetiche.

Il merito cruciale di Marconi fu quello di rendere la radio, da interessante apparato sperimentale, un sistema pratico e funzionante di comunicazione mondiale.

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Gli errori di Tesla

Assieme alle sue intuizioni geniali, Tesla non mancò di seguire idee più o meno sballate.

Abbiamo già parlato del fallimento del radar sottomarino.

Ma Tesla rifiutò anche la teoria della relatività di Albert Einstein, che riteneva priva di senso, e cercò di inventare una teoria “gravitoelettrica” delle forze fondamentali che però non arrivò da nessuna parte.

Tesla pensava erroneamente di aver osservato raggi cosmici più veloci della luce.

Tesla si convinse di aver ricevuto dei segnali da extraterrestri su Marte e Venere, ma si trattava solo di artefatti sperimentali.

Tesla, inoltre, era abilissimo a propagandare le proprie invenzioni, e spesso si attribuì scoperte che non aveva mai dimostrato (cosa che contribuisce ad ampliarne la leggenda).

A livello più personale Tesla aveva tratti imbarazzanti: per esempio era letteralmente disgustato dalle persone sovrappeso, e arrivò a licenziare la sua segretaria perchè a suo giudizio troppo grassa.

 

Conclusione

Nikola Tesla non era un marziano che inventò dal nulla il ventesimo secolo.

Tesla era un brillantissimo scienziato del suo tempo, che lavorava, al pari di altri, ai problemi tecnologici d’avanguardia della sua epoca e i suoi contributi infatti. sono tutti ben inseriti all’interno delle ricerche dei suoi contemporanei (spesso ben più dimenticati di lui).

 

Tutto questo non significa sminuire il genio di Tesla.

Sebbene egli di per sè non abbia inventato dal nulla tutto quanto gli viene attribuito dai suoi fanatici sostenitori, la quantità di tecnologie a cui diede un contributo essenziale è assolutamente unica e impressionante.

La visione di Tesla era effettivamente assai avanti: egli immaginava già alla fine dell’800 un mondo in cui si poteva comunicare attraverso lo Spazio con le onde radio, in cui si potevano illuminare città senza usare fili, immaginare mondi nuovi da raggiungere attraverso la tecnologia, saper osare al di là del presente, non aver paura di innovare: in questo la figura di Tesla resta un esempio indiscutibile e senza bisogno di attribuirgli nulla più del moltissimo che ha davvero fatto.

Tesla lasciò scritto: “Provo continuamente un senso di profonda e inesplicabile soddisfazione nell’apprendere che il mio sistema polifase viene usato in tutto il mondo per illuminare i momenti oscuri dell’esistenza, per migliorare la qualità della vita; e che il mio sistema senza fili, in tutte le sue essenziali caratteristiche, viene utilizzato per rendere un servizio e per dare felicità alla gente in ogni angolo del mondo“.

È stato uno scienziato brillante, un profeta che leggeva realmente nel futuro, ma che il suo tempo non fu in grado di comprendere.

Il risultato finale è stato che uno dei maggiori benefattori dell’umanità è stato dimenticato.

Alla sua morte tutto il suo lavoro fu dichiarato “top secret” dalla FBI, dalla Marina Militare americana e dal Vicepresidente Wallace.

 

Breve Biografia

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Nikola Tesla nacque nella notte fra il 9 e il 10 Luglio 1856 a Smilijan.

Il padre, Milutin Tesla di origine serba, era un ministro del culto ortodosso.

Sua madre, Duka Mandic, abile ricamatrice, era una donna non istruita (non era andata a scuola per accudire i propri fratelli e le proprie sorelle dopo la malattia che aveva reso cieca la madre), ma era dotata di memoria prodigiosa.

Tesla ha sempre ricordato che la propria madre citava interi testi della Bibbia e di poesia e affermava di avere ereditato da lei molte delle proprie abilità, non solo una memoria fotografica ma anche altre facoltà intellettive come una notevole inventiva e industriosità.

Ella infatti ricavava dalle fibre vegetali delle piante da lei coltivate il filo utilizzato nei lavori di ricamo e di cucito.

Dopo aver terminato gli studi di fisica e matematica al Politecnico di Graz, Austria (contemporaneamente aveva iniziato a studiare filosofia all’Università di Praga), studiando 19 ore al giorno e dormendo solo due, il nostro dimenticato scienziato provò sempre di più strani fenomeni, risalenti all’infanzia.

Nel buio poteva sentire l’esistenza di oggetti “come un pipistrello”.

Non solo; egli affermava anche che fin dall’infanzia “vedeva lampi di luce che interferivano la sua visione degli oggetti reali”, e che in quel momento, all’età di venticinque anni, l’intensità di tali lampi di luce non solo era aumentata, ma addirittura riteneva che questi lampi lo circondassero costantemente.

La sua reazione a tali fenomeni si riassumeva in un semplice concetto, esso si delineava nella sua mente come un’immagine che egli vedeva e sentiva come se fosse reale.

Ma Tesla non era nuovo a queste esperienze.

Tesla stesso, nella sua autobiografia, dichiara che nell’età adolescenziale, quando era solo di notte, viaggiava in mondi sconosciuti e lontani, dove intraprendeva nuovi studi e intraprendeva delle conversazioni con individui che gli parevano reali come il mondo esterno.

Egli stesso esclude che tali fenomeni siano state delle semplici allucinazioni.

Già all’età di diciassette anni, in seguito a questi fenomeni, eglì scoprì di poter creare delle invenzioni nell’intimo della propria sfera psicologica, della propria mente, avendo l’immagine davanti a sé dell’invenzione compiuta, riuscendo a definire le eventuali modifiche che era necessario apportare senza ricorrere a disegni, progetti, modelli o esperimenti compiuti nel mondo esterno.

Ed effettivamente questo è sempre stato il metodo di lavoro di Tesla.

Molti anni dopo, nel 1899, nel suo laboratorio a Colorado Springs, il suo trasmettitore ricevette un segnale che si ripeteva continuamente; egli riteneva di aver ricevuto un messaggio dallo spazio e, come conseguenza, fu ridicolizzato per questa sua scoperta.

Egli comunque, fu il primo uomo a scoprire le onde radio dallo spazio.

Nikola Tesla lavorò a progetti che gli relativi alla tecnologia del “viaggio nel tempo”.

Si credeva che le sue conoscenze provenissero da entità di altri mondi.

Ovviamente non era cosi, ciò non toglie che, in ogni caso, è proprio in questo periodo che Nikola Tesla affronta queste singolari esperienze e che egli inizia ad avere brillanti idee nel campo della fisica ed inizia a dedicarsi anima e corpo al principio della corrente alternata.

Nel 1881, mentre lavora come disegnatore e progettista all’Engineering Department del Central Telegraph Office, inizia ad elaborare il concetto della rotazione del campo magnetico che rese la corrente alternata, quale è tutt’oggi, uno strumento indispensabile per la fornitura di corrente elettrica.

L’anno successivo, il nostro scienziato, sempre più interessato al principio della corrente alternata, si trasferisce a Parigi, essendo stato assunto dalla Continental Edison Company.

Nel 1883 egli dà vita al primo motore a induzione di corrente alternata, in pratica, un generatore di corrente alternata.

Nel 1884, il giovane Tesla, desideroso di far conoscere le proprie scoperte, si reca negli Stati Uniti, sempre per lavorare alla corte di Edison.

Tesla espose i concetti della sua scoperta relativa alla corrente alternata al grande Edison.

Tuttavia, quest’ultimo era un fiero sostenitore della tecnologia relativa alla corrente diretta, e le idee espresse suscitate dal giovane scienziato croato non suscitarono alcun interesse.

Tesla non si perse d’animo e continuò a lavorare duramente per Edison.

Anche se non troppo volentieri, accettò l’incarico datogli da Edison di provvedere alla modifica della progettazione della dinamo, cioè generatori, di corrente diretta.

E vogliamo sottolineare che il suo appoggio alla produzione e distribuzione di corrente alternata non era motivato da fini egoistici di successo personale.

La produzione e distribuzione di corrente alternata implicano costi minori (in particolare la distribuzione copre spazi più ampi) rispetto alla produzione e distribuzione di corrente diretta.

Tesla era sì teso al vedere affermate le proprie scoperte e invenzioni, ma perché queste erano destinate a “far vivere meglio,” a contribuire al miglioramento delle condizioni dell’uomo.

Purtroppo, in questo primo tempo, prevalsero l’uso e l’interesse relativo alla corrente diretta, non solo perché Edison aveva un forte sèguito nel mondo scientifico, ma anche perché i grandi magnati dell’epoca avevano fino a quel momento investito e finanziato nella tecnologia relativa alla corrente diretta.

Non solo: a questo stadio, Tesla non solo vide respinte le proprie idee e innovazioni, ma dovette subire una beffa dallo stesso Edison: per l’opera di modifica dei generatori di corrente diretta, a Tesla era stato promesso un compenso di 50,000 $ ma una volta terminato il proprio compito, egli si vide rifiutato il proprio credito dallo stesso Edison con una battuta ironica di dubbio gusto.

Si sostiene infatti che Edison liquidò Tesla con la frase ” Tesla, voi non capite il nostro humour americano”, sostenendo in pratica che la ricompensa promessa fosse solo un modo di dire.

Non sembra troppo difficile comprendere il motivo per cui il nostro Uomo di Scienza abbandonò la Edison Company.

Nel frattempo, seguendo sempre il suo metodo, Tesla giunse ad un’altra delle sue brillanti scoperte, “la bobina di Tesla”, praticamente un trasformatore ad alta frequenza, ed era uno strumento indispensabile per la distribuzione, e quindi la fornitura a case ed industrie, della corrente alternata.

Nel maggio del 1885, il magnate Westinghouse acquistò i brevetti di Tesla relativi soprattutto, al motore a corrente alternata e alla bobina.

Così da creare la Westinghouse Electric Company.

In base ad un contratto stipulato con Westinghouse, Tesla avrebbe dovuto ricevere dei compensi altissimi, in particolare un milione di dollari per i brevetti e le royalties.

Tuttavia se Westinghouse avesse poi pagato tali somme, la Westinghouse Electric Company avrebbe dovuto sopportare dei costi troppo alti e si sarebbe trovata in difficoltà sul mercato rispetto alle concorrenti aziende.

Tesla si recò da Westingouse affermando: “I benefici che deriveranno alla società dal mio sistema di corrente alternata polifase è per me più importante dei soldi che entreranno nelle mie tasche.

Mr. Westinghouse, voi salverete la vostra azienda così potrete sviluppare le mie invenzioni.

Qui c’è il vostro contratto e qui c’è il mio, li strappo a pezzetti e non avrete più problemi con le mie royalties”.

Non c’è dubbio che Tesla sia stato un uomo coerente con sé stesso: egli ha sempre affermato che lo scopo della scienza era il miglioramento delle condizioni dell’umanità.

E questo episodio mostra quanto egli ritenesse che lo sviluppo, delle condizioni materiali (e psicologiche) dell’Uomo fosse l’obiettivo che l’Uomo di Scienza doveva a tutti i costi raggiungere, anche a costo di sacrificare il proprio vantaggio personale.

Grazie al suo gesto Westinghouse potè rimanere nel business e diventare ricco; Tesla al contrario, no.

Egli ha preferito che altri diventassero ricchi, raggiungessero quindi il successo economico e che tutta l’umanità, quindi godesse dei vantaggi delle sue invenzioni.

Schivo dal successo personale ed egoistico, egli era felice di trasmettere il proprio successo agli altri.

E forse fu per questo che Tesla, con tutta probabilità, fu uno dei primi a capire cosa significasse la parola “Successo”.

Ognuno di noi è teso verso il futuro, al successo personale, limitato e chiuso. Tesla al contrario, comprese che il successo non era solo questo ma era di più: la condivisione e il trasferimento dei propri risultati e conquiste agli altri, al mondo esterno.

E questo è accaduto spesso nella vita di Tesla, perché egli ha aperto la strada, nella creazione di importanti innovazioni, a Uomini di Scienza divenuti più rinomati di lui.

 

Energia gratuita ed inesauribile a disposizione di tutti

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Tesla sosteneva l’esistenza in natura, di campi energetici, di “energia gratuita” cui diede il nome di etere.

E attraverso l’etere, si potevano trasmettere, ad esempio, altre forme di energia.

La convinzione dell’esistenza nell’Universo di un’energia inesauribile e potentissima sorse in lui nell’età infantile, quando giocando a palle di neve con gli altri ragazzini, aveva assistito ad una slavina.

Egli era convinto che quella frana sia stata provocata da una semplice palla di neve e che era bastato un piccolo urto per avere il fenomeno della slavina, con le sue conseguenze. Egli dedusse quindi che esisteva un’energia immagazzinata nel cosmo che, se opportunatamente sfruttata, poteva rendere possibile l’utilizzo della tecnologia umana.

Nel maggio del 1899, si recò a Colorado Springs dove istallò un laboratorio.

Egli riteneva possibile, infatti grazie a questo “pozzo di energia inesauribile” quale era l’etere, idoneo a trasmettere energia elettrica a località lontane senza la necessità di ricorrere ai fili di conduzione elettrica, e quindi agli elettrodotti.

In particolare, scoprì che la Terra, o meglio la crosta terrestre, era un ottimo conduttore di energia elettrica, dal momento che un fulmine che colpisce il suolo, crea delle onde di energia che si muovono da un lato della terra all’altro.

Egli istallò nel proprio laboratorio un’enorme bobina che aveva lo scopo di mandare impulsi elettrici nel sottosuolo, così da permettere il trasferimento di energia elettrica a lampadine poste a una notevole distanza.

A Colorado Springs tutti gli abitanti potevano osservare l’enorme e strana antenna, alta 60 metri che terminava con un globo di ferro. 

Molti sono stati i testimoni che videro accendersi 200 lampadine senza collegamento di fili elettrici a 40 Km di distanza.

Egli sosteneva che la zona dell’atmosfera terrestre posta a 80 Km dal suolo, detta ionosfera, era fortemente conduttrice, e quindi poteva essere sfruttata per trasportare energia elettrica verso lunghe distanze.

Ma era necessario risolvere il problema di come inviare segnali elettrici ad una tale altitudine.

Un esperimento particolare con quell’antenna resterà nella storia di questa civiltà: un fulmine uscì dal globo di ferro in cima all’antenna, crebbe di dimensioni fino a diventare un globo elettrico che mandava verso il cielo lampi scoppiettanti di lunghezza almeno di 50 metri.

La zona fu pervasa da rombi di tuono e l’erba assunse il colore di un verde brillante come se ci fosse fosforescenza.

Il fatto più traumatico sicuramente fu quello sopportato dagli abitanti, i quali, camminando nelle strade, vedevano sprizzare scintille elettriche che dai loro piedi finivano sul selciato. 

Dopo tanto spettacolo anche il finanziere J.P. Morgan, convinto del genio inventivo di Tesla, investì ben 150.000 dollari nel progetto della trasmissione d’energia.

Perciò Nikola Tesla si trasferì a New York e cominciò la costruzione della prima torre per le comunicazioni a Long Island: la Wardenclyffe. Questo avveniva nel 1900.

Tesla si mise subito al lavoro, procedendo alla costruzione di una torre altissima nelle scogliere di Wanderclyffe, Long Island, New York.

La Wanderclyffe Tower non era altro che uno sviluppo delle idee maturate da Tesla a Colorado Springs.

La torre consisteva in una struttura in legno ed era impiantata nel terreno grazie a dei “tubi” di ferro, conduttori di energia elettrica.

Alla sua sommità si trovava una sfera di acciaio. 

Tre anni dopo, quando la Wardenclyffe fu completata, Tesla annunciò un’altra delle sue scoperte:sarebbe bastato dare una potente energia ai suoi trasmettitori per trasformare la litosfera terrestre in un gigantesco portalampade.

Bastava in pratica infilare un bastone metallico nel terreno, collegarlo ad un trasformatore, per avere elettricità a volontà. 

Tesla era dell’opinione che per generare l’energia iniziale fosse sufficiente usare impianti idroelettrici.

Il punto debole di tanta invenzione stava nel fatto che se il trasmettitore avesse inviato, anziché su tutto il globo in maniera uniforme, una forte quantità d’energia in un solo punto, allora si sarebbe verificata una distruzione totale.

Secondo i calcoli, con questo sistema si poteva inviare tranquillamente un’energia pari ad una bomba nucleare da 10 megatoni. 

La storia ci ricorda che Tesla non ebbe mai la possibilità di sperimentare la sua rivoluzionaria invenzione.

Nel 1903 il magnate contrariato dall’idea di “energia gratuita”, quindi non possibile oggetto di transazioni commerciali ritirò il finanziamento.  

A quel punto Tesla fu abbandonato da tutti. Sommerso dai debiti, dovette svendere il laboratorio di Colorado Springs per pochi dollari, tanto che nel 1906 non ebbe più soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti della Wardenclyffe, che rimase vuota.

Fu proprio in quel periodo che la vita di Tesla iniziò a rivestirsi di mistero.

Intanto il 12 Dicembre 1901 il mondo fu sconvolto da una notizia sensazionale: Guglielmo Marconi aveva trasmesso la lettera “S” oltreoceano, da una località in Cornovaglia tale informazione era stata trasmessa a Newfoundland, in America.

Alla notizia della trasmissione del segnale da parte di Marconi, Tesla affermò che lo scienziato italiano aveva utilizzato 17 dei suoi brevetti. 

Non sembra azzardato affermare che fu Tesla comunque, che per primo lavorò con le onde elettromagnetiche radio.

Del resto esistono dei brevetti, patents, che provano ciò. (U.S. patents #645,76 e #649,621).

Tuttavia nel 1904, poi, l’ufficio brevetti americano cambiò la sua decisione, assegnando a Guglielmo Marconi il brevetto per la radio.

Solo nel giugno del 1943, cinque mesi dopo la sua morte, la Corte Suprema degli Stati Uniti in una sua decisione, (caso 369, 21 Giugno 1943) riconobbe che Tesla aveva per primo inventato la radio.

Tutt’oggi, si riconosce ancora a Marconi questa invenzione, perché questi per primo inviò un segnale oltreoceano.

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Wardenclyffe Tower e HAARP

Una cosa è certa però: l’invenzione di Nikola Tesla, conosciuta come la trasmissione d’energia elettrica senza fili, verrà in seguito applicata ma non per scopi benefici.

Tesla in proposito lasciò scritto: “Il successo pratico di un’idea, indipendentemente dalle sue qualità inerenti, dipende dalla scelta dei contemporanei.

Se è al passo coi tempi, essa viene rapidamente adottata; in caso contrario, è destinata a vivere come un germoglio che sboccia, attirato dalle lusinghe e dal calore del primo sole, per essere poi danneggiato e crescere con difficoltà a causa del gelo che s’impone.”

Questo gelo è stato recentemente sciolto, purtroppo. 

Nell’evoluzione tecnologica militare degli Stati Uniti da qualche anno è comparso il progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project).

Il Pentagono ci sta facendo credere che si tratti di un innocuo esperimento, mentre ci troviamo di fronte ad un’arma che agisce sulla ionosfera con probabili sviluppi indescrivibili per gli esseri viventi. 

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Nel 1987 il consulente dell’Atlantic Richfield Corporation (ARCO), il fisico Bernard J. Eastlund, applicò tutte le sue risorse intellettive per riprendere il brevetto di Nikola Tesla della Wardenclyffe.

Il nuovo sistema è stato denominato: “Metodo ed apparecchiatura per l’alterazione di una regione dell’atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera terrestre“. 

Che è la stessa zona dell’atmosfera studiata da Tesla per realizzare la trasmissione di energia senza perdite da una capo all’altro della Terra. 

In verità il metodo doveva servire ad Eastlund per scoprire vasti giacimenti di gas naturali che la compagnia petrolifera ARCO stava cercando in Alaska.

Quando gli studi avevano raggiunto un certo successo, intervenne il fisico nucleare Edward Teller (uno dei più accaniti scienziati USA, che si è dedicato alla costruzione della bomba atomica e soprattutto di quella all’idrogeno), che fece nascere nuove iniziative segrete, atte a portare avanti il sistema militare di “Guerra Stellare”.

In breve tempo l’Alaska si è trasformata nell’ultima frontiera di ricerca militare.

L’installazione principale del Progetto HAARP si trova in Alaska, a Gakona, 150 miglia circa a nord-est di Anchorage. La scelta di questo sito è stata fatta per tre motivi fondamentali:

– La sua vicinanza al Polo e quindi alla zona di concentrazione delle linee magnetiche del nostro pianeta.

– La presenza di notevolissime fonti energetiche naturali nel sottosuolo.

– La sua distanza dai centri urbani.

Il programma HAARP ha portato alla costruzione di un sistema di 360 antenne, alte 23 metri, capaci di trasmettere, con l’obiettivo di migliorare le comunicazioni militari, un “raggio” d’energia ad alta frequenza nella ionosfera. 

La ionosfera è quella parte di regione atmosferica che inizia sui 50 Km d’altitudine e termina intorno agli 800 Km.

Secondo le indiscrezioni più recenti, quest’arma sarebbe capace di interferire con estese zone dell’atmosfera e quindi, secondo la logica militare, abbattere missili ed aerei e qualche cosa d’altro.

Esistono oltre 400 brevetti collegati al progetto HAARP e la maggioranza di questi sono progetti offensivi o per meglio dire sono armi offensive.

Rimane sempre la logica che sfrutta il sistema d’irraggiamento a fascio d’energia, diretto dalla terra verso lo spazio.

Si può veicolare l’alta frequenza energetica in una zona dove è stata istallata un’antenna ricevente, ma si può irradiare, oltre che nelle zone militari, anche in centri urbani.

Naturalmente non è sfuggito agli alti comandi militari l’utilizzo di una simile tecnologia per abbattere oggetti volanti d’origine extraterrestre, se ciò fosse naturalmente possibile. 

Pure gli scienziati sovietici si sono dedicati ad una simile ricerca per oltre 25 anni, sino a quando il cambio politico e lo smembramento dell’URSS hanno determinato un fortissimo indebolimento economico, con conseguente privazione dei necessari sostegni finanziari agli istituti d’investigazione.

Oltre alla sede di Gakona, ci sono altre installazioni simili, dislocate in varie parti del pianeta. La prima si può localizzare in Arecibo (Porto Rico), la seconda a Fairbanks in Alaska, la terza a Tromso (Norvegia), poi a Pine Bush in Australia, a Steeplebush in Inghilterra e Niscime in Italia.

Sicuramente si stanno costruendo altre installazioni del genere nell’emisfero meridionale del pianeta.

Si è saputo che nell’impianto pilota di Gakona si è in grado di irradiare 1.700.000.000 di Watt in atmosfera.

Questo è effettivamente lo sviluppo negativo dell’invenzione di Tesla. Egli odiava la guerra e, a tal proposito, dichiarò: “Non si può abolire la guerra mettendola fuori legge.

Non vi si può porre fine disarmando i forti. Ma si può fermarla rendendo tutti i paesi in grado di difendersi.

Ho appena scoperto una nuova arma di difesa che, se verrà adottata, trasformerà completamente i rapporti tra le nazioni.

Le renderà tutte, grandi e piccole che siano, invulnerabili a qualsiasi attacco proveniente dalla terra, dal mare o dall’aria.

Bisognerà, in primo luogo, costruire una grande officina per fabbricare quest’arma, ma quando sarà completata, sarà possibile distruggere uomini e macchine in un raggio di 320 Km.”

Nel 1934 Tesla descrisse in un articolo un’apparecchiatura simile al laser, affermando: “Questo strumento proietta particelle che possono essere relativamente grandi o microscopiche, che permettono di trasmettere a gran distanza un’energia milioni di volte più forte di quella ottenibile con qualsiasi altro raggio.

Così una corrente più sottile di un filo può trasmettere migliaia di cavalli vapore.

E nulla le può resistere.”

A causa delle sue dichiarazioni, corse voce che Tesla avesse inventato un “raggio della morte”. Egli immediatamente replicò: “L’invenzione di cui ho parlato, a diverse riprese, non ha niente a che vedere con ciò che comunemente viene definito ‘raggio della morte’.”

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Il segreto di un’ottima cucina è quello di usare la vostra esperienza, nel dosare gli ingredienti, per assecondare al meglio i vostri gusti.